Anna Durio è stata inibita fino al 30 giugno 2019, il vice presidente Federico Trani fino al 30 giugno del 2020, mentre la società è stata sanzionata con un’ammenda di 30mila euro.
Nel dispositivo il giudice osserva che “al termine della gara, mentre la terna arbitrale rientrava negli spogliatoi, i Signori Durio Anna e Trani Federico, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della società Robur Siena, introdottisi indebitamente sul terreno di gioco, avvicinavano minacciosamente la terna arbitralee rivolgevano ai componenti reiterate frasi offensive. Il contatto fisico veniva evitato solo dall’intervento degli addetti federali e di altri dirigenti della società.”
Inoltre, relativamente a Trani, “a stento trattenuto da altri dirigenti, inveiva contro gli addetti federali e rivolgeva frasi volgari ed offensive in particolare verso la collaboratrice della Procura federale ed ultimava la sua vergognosa “performance” indirizzando verso quest’ultimadiversi sputi, che la raggiungevano, ed anche uno sputo in direzione dell’arbitro che però nonveniva colpito; una volta allontanato l’esagitato dirigente, la terna arbitrale rientrava negli spogliatoi per raggiungere il locale alla stessa riservato e che avevano lasciato, come da prassi, chiuso a chiave (poi consegnate al dirigente addetto). Quivi giunti trovavano la porta aperta e, all’interno de ilocali, il Signor Trani Federico, il quale si esibiva in diversi lanci di vari oggetti e di bicchieri pienidi liquido che, indirizzati sugli abiti civili dell’arbitro e dei suoi collaboratori, li imbrattava visibilmente. L’esagitato soggetto veniva portato via a forza dagli altri dirigenti.
Il giudice ha quindi rilevato “che la dinamica dei fatti (concordemente e univocamente riportati nel referto arbitrale e nelle relazioni dei collaboratori della Procura Federale e del delegato di Lega) risulta dimostrata in tutta la sua inaccettabile gravità; inoltre, per quanto riguarda il Trani Federico, la reiterazione dei vergognosi comportamenti anche negli spogliatoi oltre che sul terreno di gioco dimostra che la volontà aggressiva ed offensiva vada considerata ben oltre lo “stress emotivo” del fine gara; che, pertanto, risulta accertata la responsabilità personale dei massimi dirigenti della società Robur Siena e la conseguente responsabilità diretta della società stessa”