Alcuni passanti, che aspettavano il pullman al capolinea per ritornare in città, sono intervenuti interrompendo la violenta aggressione. Dopo le prime tre coltellate, l’ivoriano avrebbe continuato a colpire il conducente, ma l’intervento di più persone lo ha interrotto.
È quanto emerge dalle ricostruzioni dei carabinieri. A bordo del bus c’erano il passeggero e l’autista. I due erano soli. Il bus stava concludendo la corsa al capolinea di Santa Colomba. Sceso a terra, forse per una discussione avuta con l’autista, l’ivoriano, che era in forte stato di ebbrezza, sarebbe andato di corsa a prendere il coltello in una casa vicina dove era stato ospitato come richiedente asilo. Quindi, ritornato alla fermata, si sarebbe scagliato contro l’autista, accoltellandolo.
Dopo i primi tre colpi – sempre secondo la ricostruzione dei militari – l’autista sarebbe stato sbalzato fuori dal posto di guida, finendo a terra. Così, sarebbero intervenuti alcuni passanti, che l’hanno sottratto all’aggressione mentre, intanto, qualcuno ha dato l’allarme ai carabinieri.
All’intervento dei militari, il 19enne (che fino ad un paio di anni fa era alla casa di accoglienza di Santa Colomba) ha preso una bottiglia tirandola contro i militari attaccandoli poi con il coltello. Dopo aver sparato alcuni colpi in aria, un militare dell’Arma ha fermato l’ivoriano con un colpo di arma da fuoco a una gamba. Il 19enne ha comunque tentato la fuga in un bosco, dove è stato raggiunto e fermato poco dopo dai militari.
Il giovane africano è piantonato in reparto con ferite lievi, mentre l’autista, di Rapolano Terme. è in prognosi riservata. Nessun carabiniere è rimasto ferito nell’occasione. Non ci sono testimoni diretti dell’accaduto.