
Uno degli obiettivi è che entrino a far parte del Consorzio anche molti allevatori, da soli o tramite le proprie rappresentanze, ed anche altri caseifici, specialmente quelli di dimensione più piccola, che possono beneficiare maggiormente di una sinergia tra le aziende.
“Accolgo con molta soddisfazione questa notizia – dice il vicepresidente e assessore regionale all’Agroalimentare Stefania Saccardi – che si inserisce nell’alveo della collaborazione proficua tra le imprese, le loro associazioni, i Consorzi di Tutela e le istituzioni, da qualche anno ancor più forte, con l’intento comune di sostenere lo sviluppo equilibrato di una delle filiere, quella ovicaprina da latte (ma anche da carne), appunto, così strategica per l’identità e la tenuta dei nostri territori rurali.
Ci auguriamo - continua Saccardi - che la partecipazione nel Consorzio di tutti i soggetti della filiera sia sempre più alta e soprattutto ci sia una sempre maggiore rappresentanza di quegli attori che occupano gli anelli più a monte. È linfa utile per il Consorzio del Pecorino Toscano Dop, dove vengono concertati le strategie, gli obiettivi e le azioni per far sì che questo prodotto abbia sempre maggiore successo sui mercati nazionali e soprattutto internazionali”.
Ad oggi sono 842 le aziende di allevamento inserite nel sistema e certificati dall’organismo di controllo incaricato dal Consorzio. Di queste, 171 sono socie del Consorzio stesso.
Nel 2020 il latte ovino della zona di origine lavorato dai caseifici è stato di oltre 36 milioni di litri, 19 milioni dei quali lavorati a Pecorino Toscano Dop.
Il Pecorino Toscano Dop prodotto nel 2020 è stato circa 3 milioni e 365mila chili e rappresenta uno dei prodotti di punta del paniere agroalimentare toscano di qualità.