
Lo studio ricognitivo delle aree interessate, che ha portato ad una riduzione delle aree boscate, è stato condotto, su commissione della Regione, dall'Università degli Studi di Firenze, Laboratorio di cartografia del Dipartimento di architettura, nell'ambito dell'Accordo tra la Regione Toscana e il CIST (Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio).
"Questo aggiornamento cartografico - precisa l'assessore regionale all'urbanistica Vincenzo Ceccarelli - si è reso necessario per rendere il quadro conoscitivo su cui è costruito il Pit il più possibile rispondente alla realtà effettiva. E' evidente che il territorio è in costante evoluzione. Un lavoro importante che libera aree dai vincoli previsti per i territori coperti da foreste e boschi, in quanto riconosciuti di interesse paesaggistico e dunque compresi nelle aree tutelate per legge".
La proposta di aggiornamento del quadro conoscitivo del Pit passerà ora al Consiglio regionale per completare il suo iter.