
Il gruppo vocale e strumentale è formato da giovani talenti provenienti da tutto il mondo, affiancati da professionisti affermati quali il baritono Marcello Lippi, il basso baritono Claudio Ottino, il violinista Pietro Horvath e il soprano Susanna Rigacci, nota per aver interpretato le colonne sonore di Ennio Morricone.
La drammaturga Carla Zanin spiega la costruzione della vicenda narrata: “L’opera di Gazzaniga mantiene l’andamento classico, fatta eccezione per il finale che modifica radicalmente il significato dell’opera: Don Giovanni viene inghiottito dall’inferno e la storia si conclude con il previsto lieto fine a cui però partecipa lo stesso Don Giovanni, incredibilmente riemerso dalle fiamme in un ennesimo quanto insperato colpo di fortuna.”
“Diversamente - prosegue Zanin - nel segmento di Mozart, Don Giovanni non spira inghiottito dalle fiamme dell’inferno, ma per l’aggravamento della sua ferita. Nell’intento di restituire l’autentica dimensione tragica degli eventi, lo spettacolo si conclude quindi con la morte di Don Giovanni: un finale che forse Mozart e Da Ponte stessi avrebbero preferito, senza i condizionamenti sociali del loro tempo.”
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