Mercoledì 26 giugno alle 21.30 nella sala Consiliare del Palazzo Comunale incontro pubblico

Le tariffe saranno applicate suddivise per tipologia di struttura ricettiva e classificazione: per quanto riguarda gli alberghi 0,50 euro per quelli a una stella, 1 euro per quelli a due stelle e 1,50 euro per quelli a tre stelle; per gli agriturismo 0,50 euro per le strutture classificate a una spiga, 1 euro per quelle a due spighe e 1,50 euro per quelle a tre spighe; per gli affittacamere 1 euro; per gli alloggi privati 0,50 euro; 1,50 euro per le case vacanze e 3 euro per le residenze d’epoca.
«Le tariffe prendono spunto dai territori limitrofi come Asciano o Castelnuovo Berardenga – spiega Meconcelli – per rendere perlomeno uniforme un’imposta a carico di quei visitatori che, nelle nostre terre, non sono stanziali. Da quando è stata istituita dal Governo, questa imposta a Buonconvento non era stata applicata ed io ho sempre manifestato la mia contrarietà ma la situazione oggi è cambiata ed il Comune, alle prese con una difficoltà straordinaria per far quadrare un bilancio sempre più complesso, istituisce l’utilizzo di uno strumento previsto dal Governo stesso. Una scelta, inoltre, che giunge dopo un processo partecipato con gli operatori di settore nella ricerca di alternative possibili senza, però, che siano pervenute proposte applicabili. Una tassa che va a incidere sulle attività economiche è di per sé odiosa – aggiunge l’assessore al turismo di Buonconvento - e lo diventa ancora di più se chi la paga non riesce a vedere a cosa serve. Per questo dovrà essere controllato l’investimento, non solo da parte del Comune, ma anche dagli stessi operatori perché dovrà servire per migliorare le infrastrutture e i servizi per il turista, organizzare eventi, una promozione qualificata e qualificante per il nostro territorio».