
Nato in Albania ma attivo da molti anni a Milano, Adrian Paci è un artista figlio di artista che ha sempre sperimentato l’arte non solo nella dimensione pubblica, ma come forma di vita intima e privata. Anche per questo motivo, dal 2015 ha dato vita all’Art House, un progetto con cui ha trasformato la sua casa natale di Scutari in uno spazio di dialogo, pensiero e conoscenza in cui sia possibile valorizzare le energie dell’arte attraverso incontri, laboratori, mostre, percorsi formativi e studio visit di curatori, critici e galleristi. Un progetto innovativo – nominato, per il valore architettonico, per il Mies Van Der Rohe Award – che nasce anche come omaggio al lavoro del padre e che si configura come punto di riferimento per le giovani generazioni di artisti.
Tanta parte del lavoro di Adrian Paci è ed è stata la memoria del proprio Paese: il rapporto con il tempo, il luogo e la comunità d’origine ha rappresentato un vero e proprio filtro attraverso il quale rileggere il mondo e costruire il futuro sognato. Così la tematica della perdita, dell’abbandono della propria terra, della nostalgia, si intreccia all'esperienza dell’emigrazione, espressa attraverso i ricordi di vicende umane vere e personali, che l’artista comunica in un linguaggio universale. Si pensi alla celebre serie fotografica «Home to go», in cui Paci porta sulle spalle un tetto capovolto, che al tempo stesso si trasforma in una coppia di ali: un passato pesante, quello delle origini, delle tradizioni, di un viaggio obbligato che da impedimento iniziale può divenire punto di partenza per nuove prospettive.
Questo appuntamento chiude il calendario senese del progetto «SienaRicorda» realizzato da Fondazione Musei Senesi grazie al contributo della Fondazione Mps nell’ambito del bando “PATRIMONInmovimento, edizione 2019”. Il progetto ha visto protagonista il giovane artista albanese Fatlum Doçi, selezionato dallo stesso Paci insieme all’associazione albanese Consulting and Development Partners (CODE Partners): Doçi, dopo alcune settimane di residenza in collaborazione con SART-Siena Art Institute, ha realizzato un’installazione dal titolo «Puzzle», allestita proprio alle Stanze della Memoria e visibile in occasione del talk, come interpretazione personale del concetto di memoria.
Il talk con Adrian Paci dunque, porta al centro una sintesi del dialogo tra la nostra città e la cittadina albanese di Scutari che proprio Paci, con la sua attività, ha contribuito a riportare al centro dello scenario internazionale, e che sarà la sede dell’ultimo incontro di restituzione di «SienaRicorda» in febbraio.