
Nelle 44 Camere del Lavoro, o sedi, dislocate in tutta la provincia di Siena, vengono accolte ogni anno migliaia di persone. Recentemente, ad esempio, a San Rocco a Pilli il sindacato si è trasferito in una sede più ampia, segno di un continuo insediamento sul territorio per assistere le persone. A breve verrà aperta una nuova sede anche a Castiglione d’Orcia.
“Nel 2018, solo ai nostri servizi di tutela ed assistenza individuale, ossia Patronato Inca, Ufficio vertenze legali e CAAF - spiega il segretario -, abbiamo avuto circa 185.000 accessi e nel 2019 il trend è in crescita. Per quanto riguarda il settore del patronato sono in aumento le pratiche di invalidità, pensione, naspi e disoccupazioni agricole, riconoscimenti di infortunio non denunciato e danno biologico. Sul lato vertenziale crescono le pratiche per recupero crediti, controllo e ricostruzione buste paga, dimissioni; in calo le procedure concorsuali, segnale, purtroppo, della chiusura di molte realtà produttive del territorio. Il servizio fiscale ha eseguito 53.351 pratiche.
Poi c’è l’importante azione di tutela collettiva e contrattuale svolta dalle categorie sindacali dei lavoratori nelle aziende e negli enti - sottolinea Seggiani - a difesa dell’occupazione, dei diritti, delle legalità e di contrasto alla precarietà ed al caporalato, perché nella nostra provincia, come nell’Italia intera, la crisi non è finita, anzi, siamo di fronte ad una pericolosa stagnazione. Nel senese la nostra economia differenziata in qualche modo ci ha salvato, ma si va dalle sacche di crisi durissime, come quelle dell’edilizia e dell’indotto (50% di addetti persi negli ultimi 10 anni), ai settori di eccellenza come il vitivinicolo, la farmaceutica, la meccanica di precisione e il distretto delle pelletterie. E poi permangono seri problemi nella qualità del lavoro: nei servizi, nel terziario e nella logistica. Per non parlare della piaga degli infortuni sui luoghi di lavoro e dell’illegalità diffusa che si annida soprattutto nei subappalti.
Inoltre gli ammortizzatori sociali sono in via di esaurimento, - prosegue il Segretario - e quindi ci sarà la necessità di trovare il modo di ricollocare molti lavoratori, soprattutto over 50. Per i giovani ed il futuro del nostro territorio, invece, il nodo fondamentale è quello della qualità dell’istruzione, della formazione e di una programmazione che guardi lontano e che consenta di far crescere i posti di lavoro nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e qualitativamente elevato.
Infine abbiamo l’importante attività svolta dal nostro sindacato dei pensionati - continua Seggiani -, che è presente in tutte le nostre sedi e che si fa carico dei problemi della popolazione più anziana. Il ruolo dello SPI CGIL, in una provincia che sta anagraficamente invecchiando, è fondamentale, non solo per le questioni legate alle pensioni, ma anche per le condizioni di disagio, di non autosufficienza e di isolamento; la recente istituzione dello ‘sportello sociale’ va proprio in questa direzione.
Tutto ciò - conclude il segretario - è merito di tutte le persone che a vario titolo, ogni giorno, lavorano per contribuire a far crescere la nostra organizzazione, e con lei la nostra rappresentanza sul territorio, che in provincia di Siena vanta circa 52.000 iscritti, dai 19enni in su significa 1 iscritto ogni 4 abitanti”.