
Si tratta di tre cittadini albanesi, uno dei quali minorenni, che secondo quanto spiegato dai Carabinieri di Siena nel corso di una conferenza stampa si trovavano ospiti di un parroco.

Una volta all’interno, i rapinatori si erano divisi i compiti, due pensavano ad immobilizzare sul letto gli anziani coniugi, 83 anni lui e 81 lei, un terzo iniziava a cercare danaro e altri oggetti preziosi nei cassetti.

Successivamente, dopo che i rapinatori si erano allontanati, i coniugi erano stati raggiunti da una vicina di casa richiamata dalle grida d’aiuto dei due, la donna prestava loro i primi soccorsi e aveva richiesto l’intervento dei Carabinieri.

Da un primo sopralluogo, era emerso che i rapinatori in fuga avevano lasciato un rotolo di nastro adesivo trasparente, con il quale avrebbero in caso di necessità legato i polsi degli anziani e avevano tagliato il filo del telefono al fine di isolare i malcapitati.
Le indagini condotte senza soluzione di continuità hanno permesso di acquisire elementi utili e nell’arco di alcune ore si sono concentrate nei confronti di tre uomini ospiti da tempo della casa parrocchiale di Monteriggioni gestita dal locale parroco.

Nel corso dell’operazione è stato rinvenuto e sequestrato l’abbigliamento usato dagli stessi nel corso della rapina. Successivamente uno degli stranieri ha ammesso le proprie responsabilità, seguito a breve distanza dagli altri due.
I successivi accertamenti effettuati, sotto la direzione e il coordinamento del PM Nicola Marini, hanno consentito di recuperare l’intera refurtiva sottratta alle vittime, con chiara dimostrazione delle responsabilità delle persone individuate.
I tre sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto, convalidato dal Tribunale di Siena e dal Tribunale per i minori di Firenze, che hanno disposto entrambi la custodia cautelare in carcere.
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