
Il numero totale di attualmente positivi è di 491.630 con un calo di 7.648 assistiti rispetto ieri. 2.421 sono i pazienti ricoverati in terapia intensiva, con un incremento di 21 persone rispetto a ieri.
Rispetto a ieri i deceduti sono 420 e portano il totale a 85.881.
Il numero complessivo dei dimessi e guariti dall'inizio dell'epidemia sale invece a 1.897.861, con un incremento di 15.787 persone rispetto a ieri.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 143.116 tamponi.
I casi attualmente positivi ed i ricoveri in terapia intensiva per Regioni e Province autonome
67.661 nel Lazio (287 in terapia intensiva)
63.073 in Campania (105)
54.382 in Puglia (169)
51.289 in Emilia-Romagna (222)
49.977 in Lombardia (407)
48.001 in Sicilia (227)
44.519 in Veneto (284)
17.003 in Sardegna (48)
13.575 nella P.A. di Bolzano (28)
13.218 in Piemonte (163)
11.573 in Friuli Venezia Giulia (62)
10.196 in Abruzzo (44)
10.103 in Calabria (22)
8.664 nelle Marche (73)
8.460 in Toscana (109)
6.928 in Basilicata (6)
5.032 in Umbria (47)
4.538 in Liguria (67)
2.068 nella P.A. di Trento (41)
1.063 in Molise (7)
307 in Valle d’Aosta (3)
La suddivisione in zone da domenica 24 gennaio
In base al monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e Ministero della Salute (dati relativi alla settimana 11/1/2021-17/1/2021, aggiornati al 20/1/2021) questi gli ultimi cambiamenti decisi dalle ordinanze del ministro della salute Roberto Speranza: Lombardia da zona rossa a zona arancione; Sardegna da gialla ad arancione.

Molise 1.38
Sicilia 1.27
Basilicata 1.12
Valle d'Aosta 1.12
Puglia 1.08
Abruzzo 1.05
Umbria 1.05
Piemonte 1.04
PA Bolzano 1.03
Calabria 1.02
Liguria 0.99
Marche 0.98
Toscana 0.98
Emilia Romagna 0.97
Sardegna 0.95
Lazio 0.94
PA Trento 0.90 G
Friuli Venezia Giulia 0.88
Lombardia 0.82
Veneto 0.81
Campania 0.76
Le classificazioni di rischio in Italia
classificazione di rischio alta: PA di Bolzano, Sardegna, Sicilia e Umbria;
classificazione "moderata ad alto rischio di progressione a rischio alto": Lazio, Marche, Molise, PA Trento e Valle d'Aosta;
classificazione di rischio moderata: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia e Veneto;
classificazione di rischio bassa: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria e Toscana.